interviste

Published on Ottobre 15th, 2016 | by Antonio Tortolano

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Allenamento al buonumore: Megamusic intervista Agnese Valle

Allenamento al buonumore è il titolo del secondo album di Agnese Valle, cantautrice e clarinettista romana. Il disco è uscito lo scorso 4 maggio. “Allenamento al buonumore” è un album schietto, fresco, asciutto. Senza orpelli. Un album figlio dell’esperienza live maturata in questi ultimi tre anni. Un’opera corale, costruito in sala prove, in cui la band è al centro di tutto e lavora insieme nelle varie fasi di produzione: dall’arrangiamento all’esecuzione. Perché l’intento è quello di “scattare una fotografia al live” eliminando lo scarto che spesso si ha tra la “musica registrata” e quella “suonata”.

Abbiamo rivolto alcune domande all’artista capitolina…

Agnese, quattro mesi dopo l’uscita del tuo secondo album quale bilancio senti di tracciare? Sei soddisfatta del riscontro avuto?

Posso dire di essere soddisfatta sì. Prima di tutto sono felice che coloro che avevano amato il primo disco siano stati nuovamente conquistati da questo nuovo lavoro. Era importante per me come prima cosa che il nostro pubblico apprezzasse il secondo passo e sembra proprio che così sia stato! Quindi nessuna delusione, ma anzi una conferma.
Poi vengono gli addetti ai lavori (non me ne vogliano per questo secondo posto): grande attenzione, voglia di parlarne e di spendere parole preziose e generose su questa nuova fatica; candidature ai concorsi più prestigiosi per la canzone d’autore ( sono infatti finalista al Premio Bianca D’Aponte e semifinalista a L’Artista che non c’era).

La cosa per me fondamentale però è farla vivere la musica che scrivo e quindi l’aspetto che più mi rende felice di questi primi due mesi di vita di “Allenamento al buonumore” è averlo suonato tanto, averlo fatto viaggiare in localini, piazze, salotti di tutta Italia.

                                           
Come nasce questo disco e a cosa è dovuta la scelta del titolo?

La canzone d’autore rischia di essere spesso pedante, un po’ seriosa.
Io cercavo qualcosa di diverso per questo nuovo lavoro: volevo un disco fresco, luminoso nonostante trattassi tematiche importanti, a tratti molto delicate. Perché per dire cose intelligenti o profonde bisogna impostare la voce ed avere una faccia contrita e scura? Volevo rompere questo binomio malefico del profondo= triste/noioso. Volevo un disco “mattutino”.
Allenamento al buonumore sembrava il titolo perfetto per onorare questo intento. Sebbene la canzone sembri non essere delle più leggere e luminose è tuttavia il riassunto dei due moti del disco: una parte più introspettiva e contorta controbilanciata da uno slancio d’ottimismo, uno squarcio di luce nel buio “Si può…vivere meglio di così…”
Rispetto al primo lavoro, quali sono le principali differenze?

Il primo disco nasceva prima della band, non c’era ancora nessuno dei miei musicisti. E’  stato quindi arrangiato da un arrangiatore esterno alla band, Stefano Scatozza, che affiancato da me ragionava sul suono da dare a questo lavoro…era la mia prima opera da solista e quindi stavo cercando il mio suono.
“Anche oggi piove forte…” è un disco perlopiù di racconti, di Agnese che dipinge il mondo che la circonda, le persone che ha incontrato e a volte maschera la sua storia con intrecci di rime e assonanze di una filastrocca.
Questo disco racconta senza dubbio più di me o perlomeno lo fa in modo più sfacciato, con meno pudore, a viso scoperto…la terza persona è decisamente meno frequente.
“ Allenamento al buonumore” ha un passato e questo risiede nei tre anni di prove, concerti, concorsi, viaggi con la band…tutte queste esperienze hanno dato vita al nostro suono. Il lavoro sugli arrangiamenti è stato fatto insieme, in sala prove, dando così spazio alla creatività e al gusto di ogni singolo musicista valorizzandone le peculiarità esecutive; volevo che nel mio disco non ci fosse “una chitarra acustica” ma ci fosse “la chitarra acustica di Marco Cataldi” e che questo fosse riconoscibile.

agnese valle

Quanto è stato importante per te portare al teatro Ivan Graziani e da cosa è dipesa la scelta di Maledette malelingue per ricordare il grande artista?

Ivan Graziani è un artista che ho sempre amato, fin da bambina; la passione dei miei genitori per lui ha fatto sì che non solo i suoi dischi fossero la colonna sonora di domeniche casalinghe ma anche che abbiano scelto “ Agnese” come nome da dare alla loro primogenita.
“Agnese canta Agnese” è uno spettacolo che ho inventato alternando le canzoni di Ivan alle mie; è un percorso di paralleli d’autore in cui l’Agnese cantautrice ha ceduto il passo all’interprete e le sonorità prevalentemente acustiche di “Anche oggi piove forte…” si sono tinte di rock.
Maledette malelingue è una canzone che mi piace molto, è un po’ una gemella de “ il dente” per quanto riguarda la tematica, la nostra reinterpretazione mi sembrava piuttosto personale e convincente e per questo gli abbiamo riservato un posto nel nuovo disco quale testimonianza dello “sposalizio” con il cantautorato rock di Ivan.

A che punto sono i progetti con la Med Free Orkestra?

Con la Med siamo in promozione del nostro nuovo album “ Tonnosubito” e c’è stata un’estate fitta di concerti!

Quali sono state le tue influenze artistiche nel tuo processo di crescita musicale?

Le influenze artistiche sono state tantissime, in casa la musica non è mai mancata e i miei genitori, nonostante facciano un altro mestiere, sono degli appassionati ascoltatori. Sono cresciuta con i cantautori italiani ( De Andrè, De Gregori, Dalla, Graziani, Fossati, Jannacci, Daniele..) e con i dischi dei Beatles. Siamo una famiglia di Beatlesiani per tradizione, poi ancora i Pink Floyd, Eric Clapton, Janis Joplin, Jim Croce…chi più ne ha più ne metta. Si ascoltava anche la musica “colta” ( che poi ho approfondito durante i miei studi musicali) e il jazz ( anch’esso approfondito nelle esperienze in big band). Niente era escluso. Amo il Rocky Horror Show, Hair, Jesus Christ Superstar. Ho avuto anche quella, la “Febbre da musical”!

Il tuo clarinetto è presente in colonne sonore, video e molto altro ancora. C’è un segreto particolare nella tua versatilità?

Non c’è un segreto se non la curiosità e l’incapacità di stare ferma nello stesso posto per troppo tempo…

vf

Quante soddisfazioni ti dà poter insegnare al carcere di Rebibbia e far parte del progetto CO2?

E’ stata un’esperienza meravigliosa, terminata a giugno dopo circa tre anni. Ho imparato tanto. Ho capito cosa significhi sospendere il giudizio e restare in ascolto.

Cosa ne pensi dell’attuale momento dell’industria discografica italiana con tutte le sue difficoltà e mutazioni?

Cosa ne penso? Rischierei di essere banale ma proviamociE’ un momento piuttosto difficile: i dischi non si vendono più, ci siamo appoggiati ad un supporto che sapevamo sarebbe diventato obsoleto dopo ben poco e così è stato; internet, lo streaming e la facilità di riproduzione del supporto stesso hanno ucciso letteralmente il mercato discografico.
Ma come hai detto tu stiamo parlando di industria, di mercato e l’errore in cui spesso si inciampa è la speranza che l’industria faccia cultura, ma non è così…lì si parla di indotti, di numeri, di vendite. La cultura spetta ad altri: alle radio, alle televisioni di Stato, alla scuola. Mi preoccuperei di formare i nuovi ascoltatori perché se questo passa il convento forse è perché questa è la prassi e non ci si aspetta altro, non si cerca altro.
Io, nel mio piccolo, con l’insegnamento cerco di fare questo: formare le nuove orecchie.

Progetti futuri di Agnese Valle?

In autunno riprenderemo il nostro tour con alcune date già fissate nel Nord Italia e poi tenteremo di spingerci oltralpe… ci sto lavorando! Suonaresuonaresuonare e nel frattempo continuare a scrivere!

Agnese Valle inizia la sua formazione musicale alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio e prosegue il suo percorso al Conservatorio di Musica di Santa Cecilia in Roma presso il quale si diploma in clarinetto nel 2009. Parallelamente si dedica allo studio del canto sotto la guida di Raffaella Misiti (Acustimantico ) e consegue numerosi masterclass e stage di perfezionamento musicali, canori e teatrali in Italia e all’estero.
Diverse le collaborazioni in studio di registrazione e sul palco, come solista e orchestrale fra musica, teatro e musical. Dal 2009 è voce solista e 1°clarinetto nell’Orchestra del 41°Parallelo. Nel 2014 realizza il suo primo album “ Anche oggi piove forte…”, inserito tra i 30 dischi candidati alla Targa Tenco “Opera prima” 2014; nel 2015 è selezionata per le audizioni live di Musicultura ed è semifinalista al Premio Fabrizio De Andrè.
Dal 2014 è docente presso la Casa Circondariale Femminile di Rebibbia per CO2, un progetto di educazione all’ascolto nelle carceri ideato da Franco Mussida della PFM. Dal 2016 è cantante e clarinettista della Med Free Orkestra. Il suo clarinetto lo troviamo anche nella colonna sonora del film di Edoardo Leo “Buongiorno Papà”; nel video “Se non ora quando” a cura di L.Savino e C.Comencini; in “Cancao do mar” con Francesco Di Giacomo e nell’album “ Il fischio del vapore “ di Francesco De Gregori e Giovanna Marini.

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About the Author

Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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