interviste cecco

Published on Aprile 24th, 2016 | by Antonio Tortolano

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Flop: Megamusic intervista Cecco e Cipo

Oggi vi proponiamo su Megamusic l’intervista a Cecco e Cipo. Il duo, toscano di Vinci, ha pubblicato lo scorso 11 marzo “Flop”, il nuovo album che segue al successo del Vacca Boia Tour che ha girato l’Italia con oltre 100 date. Proprio Vacca Boia era il titolo della canzone che Cecco e Cipo due anni fa hanno portato sul palco di X Factor. La loro esperienza al talent di Sky si è fermata ai Bootcamp, ma il successo sui social gli ha consentito di ottenere numerosi riconoscimenti e a superare i due milioni di visualizzazioni su Youtube con il videoclip.

Lo scorso 3 ottobre sono stati  premiati dal M.E.I. di Faenza con un premio speciale per il loro tour, come band più attiva dell’ anno.

Pochi giorni dopo Francesco Tricarico li ha voluti con sè nella tournée, che ha portato il loro spettacolo nei migliori club italiani e nei grandi teatri. Ecco la nostra intervista a Cecco e Cipo.

A un mese dall’uscita di Flop, quale bilancio sentite di tracciare?

Siamo soddisfatti di come sta andando il disco, il pubblico sembra apprezzare i nuovi brani  e quello che viene ai nostri concerti lo sentiamo cantare le nostre canzoni; per due ragazzi come noi è una delle più grandi soddisfazioni ricevute!

 “Non voglio dire” è il primo brano che avete scritto, vi ha portato anche a un esperimento social. Come è andato?

Si, è il primo pezzo che abbiamo scritto per “Flop”, ma in realtà ci sono lavori molto più antecedenti, come “Amore a strisce” o “Il centro commerciale”. Tuttavia eravamo sicuri fin dall’inizio di lanciare “Non voglio dire” come singolo. L’esperimento social consisteva nel farsi una foto reazione mentre si guardava il video di “non voglio dire”, per l’appunto. L’idea ci è venuta per far girare al massimo il pezzo e le persone hanno apprezzato questo minicontest. Ci sono arrivate tantissime foto stupende, purtroppo solo in dieci potevano vincere, ma ringraziamo davvero di cuore chiunque abbia partecipato, che per noi era importantissimo!

 Nostalgia è il pezzo rap del disco? Come è nato?

Siamo sempre stati un po’ nostalgici, nella vita come nei nostri lavori, questo pezzo è un po’ la sintesi di questi nostri pensieri. E’ molto strano, perché giustamente la gente ci chiede: “ma come fate a essere nostalgici a 23 anni?”. Il fatto è che non ce lo sappiamo spiegare neanche noi, ma vorremmo tornare davvero indietro ai tempi di quando eravamo più piccoli, quando la musica si ascoltava con le cassette e i film si vedevano in vhs. Però non è una nostalgia che si ferma qui, ci mancano addirittura i tempi in cui noi non c’eravamo! Un contributo particolare, in questo senso, lo hanno dato anche i nostri genitori probabilmente, che ci hanno raccontato di come vivevano loro senza telefoni, delle loro abitudini e dei loro modi per socializzare, del tutto differenti dai nostri. È il nostro primo pezzo rap e questa cosa ci piace un sacco anche perché crea un contrasto tra il testo della canzone e la modernità dei suoni.

 Puntate moltissimo sul contatto con il vostro pubblico, tantissime le date del VaccaBoia Tour. Quali sono gli elementi su cui puntate per l’empatia con la gente che vi segue?

Sì, ci piace un sacco coinvolgere il pubblico nei nostri concerti. Credo si tratti proprio di empatia, nel senso che noi ci divertiamo un sacco a far divertire (speriamo!) il pubblico che viene a sentirci. Puntiamo molto sull’improvvisazione, perché i copioni non riusciremmo proprio a rispettarli, non siamo dei bravi attori! Quest’anno in particolare puntiamo anche molto sull’allestimento dello spettacolo e sui nostri abiti di scena, infatti ci siamo affidati a una scenografa e costumista, Lisa Crescioli (che ringraziamo), che ha messo su l’idea di queste lettere giganti colorate; queste ci accompagneranno in ogni palco del #floptour e cambieranno colore a ritmo delle nostre canzoni!

 Recentemente avete scritto su Fb “meno like più concerti! Qual è il vostro rapporto con i social network?

Abbiamo sempre dato molta importanza al fattore social, è ovvio che non basta solo quello, ma dà un grande contributo, soprattutto in termini di affluenza ai concerti, e anche come mezzo pubblicitario del nostro lavoro; abbiamo una fan base molto alta, e noi puntiamo molto sul live, quindi ci teniamo a portare gente ai concerti, rispetto ai numeri che facciamo sui social, potrebbero venire più persone, per questo abbiamo scritto “meno ai like, più ai concerti”!

XFactor vi ha dato una buona visibilità, ma qual è il vostro pensiero sui talent show?

I talent show oggi come oggi sono un’importante vetrina per l’artista, che può essere visto da migliaia e migliaia di persone; tuttavia è un’arma a doppio taglio ed è importante prenderli nel giusto modo, così come vengono, poiché non è l’unica strada per farsi conoscere. Il metodo più efficace rimane quello di suonare dal vivo, di farsi conoscere, di fare tanta gavetta che fa sempre comodo. Tanti ragazzi che escono dai talent, infatti, si trovano sotto la luce dei riflettori per un anno, ma al termine del quale se non hanno le carte giuste rischiano di essere dimenticati, con danni anche psicologici per i più giovani.

cecco e cipo

Major ed etichette discografiche, cosa ne pensate dell’attuale momento dell’industria discografica?

Le major spesso spremono gli artisti, anche se sono un’ottima possibilità discografica, non saprei. Noi lavoriamo da anni con una piccola etichetta e un produttore che ci segue in tutto e per tutto e ci troviamo bene. Lavoriamo liberamente, senza pressioni, siamo liberi di fare un disco come vogliamo, è molto importante, per l’ artista.

 Quali sono state le vostre influenze artistiche?

Ci piace ascoltare tanto la musica dei cantautori degli anni ’60/’70. Infatti, specialmente nei primi lavori, si sente molto l’influenza nella nostra penna di artisti come Guccini, De André, Dalla, Battisti, De Gregori ed in particolare quella di Rino Gaetano, che con le sue melodie, le sue immagini, i suoi testi ed il suo personaggio è entrato a fondo nelle nostre giovani menti, lasciandoci un segno indelebile.

 Un giovane e una band italiana che apprezzate particolarmente?

Da poco siamo stati a vedere il concerto di Francesca Michielin. Un live molto particolare ed elegante, ci è piaciuto!
Come band amiamo la grinta degli Zen Circus, da sempre!

 Dei grandi della musica, con cui avete collaborato, a chi vi sentite maggiormente legati?

Uno degli artisti con cui abbiamo collaborato a cui ci sentiamo molto vicini, come stile musicale e anche come personaggio, è Tricarico: è un artista a 360 gradi che racconta molte storie di sè e lo fa attraverso delle canzoni orecchiabili ed emozionanti allo stesso tempo. Speriamo di riavere presto a che fare con lui!

Progetti futuri?

Vogliamo suonare fino a maggio nei locali d’Italia e speriamo di farci un bell’estivo ricco di date col #floptour fino a settembre, quando poi tracceremo il punto della situazione. Uscirà un nuovo singolo con video prima dell’estate, ma vi diremo più in qua di quale si tratta!

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Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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