Published on Luglio 9th, 2013 | by Antonio Tortolano
0Una Voce per il Ticino: parola a Ramona Cerutti
Il 17 giugno scorso si sono aperte le iscrizioni per la terza edizione de Una voce per il Ticino. La kermesse canora, organizzata da Il villaggio della musica, da quest’anno non sarà rivolta soltanto ai residenti nel Canton Ticino, ma ai cantanti di qualsiasi provenienza. Una voce per il Ticino, che nell’ultima edizione ha visto trionfare Tonia Antonelli (qui la nostra intervista) è supportata dall’etichetta Eden Music che vanta diverse collaborazioni importanti. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 ottobre, saranno selezionati dodici talenti che poi seguiranno un percorso positivo che li porterà a una serie di esibizioni dal vivo fino alla serata finale dove sarà decretato il vincitore. Abbiamo rivolto alcune domande a Ramona Cerutti, docente, organizzatrice e figura fondamentale de Il Villaggio della musica.
Due edizioni dedicate ai residenti nel Ticino, una terza aperta a tutti. Quali saranno le novità del prossimo anno, oltre a questa?
Credo che la grande novità dell’apertura a livello Internazionale, sia di sicuro uno spunto per poter far crescere sempre di più questo Festival che ha già raggiunto ottimi livelli. Sì abbiamo una grande idea, ma per il momento dico soltanto un “no comment” visto che stiamo aspettando l’ok di un Comune Ticinese.
Vi aspettate molto richieste, al di là della vicina Italia anche dalle altre zone della Svizzera?
L’affluenza che sta arrivando ci dimostra che aprire anche agli altri ragazzi è stato un bene e che capiscono la professionalità del nostro concorso. Quindi direi di sì, ci aspettiamo moltissimi iscritti.
Un parere su Tonia Antonelli, vincitrice della seconda edizione
Tonia è una ragazza molto semplice che ha avuto la possibilità di esaudire il sogno di moltissimi giovani emergenti, ora sta lavorando molto sulle interviste e di sicuro saprà farsi amare.
Spesso si dice che gli italiani nel Canton Ticino siano visti male. Il fatto di aprire il concorso a tutti è anche un segnale di apertura in questo senso?
Il concorso “una voce per il Ticino” è nato dalla grande passione per la musica, degli organizzatori, ed io sono una di quelle, per dare visibilità, in un campo molto difficile, ai nuovi emergenti locali. Visto che il Ticino è nato Italiano, ci è sembrano giusto, anche per la lingua, aprire le porte alla vicina penisola, come lei l’ha aperta ai nostri ragazzi ticinesi, dando loro la possibilità tramite il festival “Una voce per il Ticino” di farsi sentire e vedere nelle Radio e Tv italiane. Non credo che gli Italiani siano mal visti, molte volte le istituzioni politiche mettono contro popoli che da millenni sono frutti dello stesso albero. Ma io amo fare musica e non politica.