interviste

Published on Maggio 6th, 2014 | by Antonio Tortolano

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Everlasting fire: Megamusic intervista Francesca Monte

Everlasting fire è il nuovo singolo di Francesca Monte, uscito lo socrso 7 marzo. La cantante salernitana, 26 anni, ha partecipato alla prima edizione di The Voice dove si è messa in evidenza nel team Noemi. Everlasting fire ha subito trovato notevole consenso su iTunes, seguendo il buon riscontro di Turn the Lights on (etichetta Good Records), prodotto dai Dynatronic. Sonorità EDM si fondono con influenze dubsteb rivolte alla dancefllor. A breve usciranno anche due remix. Francesca Monte, negli anni, ha partecipato a diversi contest in giro per l’Italia. Nel 2005, a soli 17 anni, ha duettato negli Usa con Buddy Miles, il chitarrista di Jimi Hnedrix e voce di Carlos Santana. Abbiamo rivolto alcune domande a Francesca Monte che ci parla dei suoi ultimi lavori, dell’esperienza a The Voice e dei progetti futuri…

Francesca, Everlasting fire sta ottenendo un ottimo riscontro su iTunes. Ti aspettavi questa risposta da parte del pubblico?

Vedere Everlasting fire al massimo della popolarità su iTunes, a poche ore dalla pubblicazione, è sempre un’emozione fortissima ed inaspettata.
E’ un pezzo che parla di passione, di amore , di tentazione, nato dalla proficua collaborazione coi Dynatronic, tre producers salernitani (Antonio Caramiello, Davide Paone , Mariano Cantarella), con la collaborazione di Claas P. Jambor (paroliere della Kontor) e Alessandro La Corte (musicista e arrangiatore ), pubblicato sotto etichetta Goood Records e disponibile in tutti i digital store insieme ai rmx dello stesso, il primo realizzato da due djs/producers/remixers torinesi Bross &Laurer , il secondo realizzato dai Dynatronic.

Come nasce questo e il precedente singolo Turn the lights on? Continuerai in futuro a collaborare con i Dynatronic?

Con i miei produttori è stato amore a prima vista. Sto lavorando da più di due anni in studio di registrazione alla Massive Dynamics, che è un crocevia di artisti, musicisti, è un po’ la mia seconda famiglia.
Adoro lavorare con loro, perché sviluppano le mie idee, i miei testi senza stravolgere chi sono.
“Turn the lights on” ed “Everlsting fire”, come ogni mio pezzo, nascono sempre per caso, in un giorno inaspettato. Il pianoforte è fonte di grande ispirazione per me, da lì parte tutta la mia creazione e composizione. Parallelamente ai progetti dance, stiamo lavorando intensamente al mio primo album in italiano, ho sentito l’esigenza di racchiudere tutte le emozioni che ho vissuto negli ultimi cinque mesi, senza filtrare niente.

Facciamo un passo indietro, The Voice. Cosa ti resta di quell’esperienza? Hai qualche rimpianto?

The Voice of Italy è stata un’esperienza inaspettata. Sono stata scelta da tutti e quattro i coach (Noemi, Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante e Piero Pelù), ed è stato come toccare il cielo con un dito. Ho scelto Noemi perché è stata la prima a schiacciare il pulsante “I want you”, anche se inizialmente mi ero ripromessa che se si fosse girata la Carrà avrei scelto lei, ma il cuore ha prevalso sull’istinto.

Nella nuova edizione tutto ruota intorno al fenomeno Suor Cristina. Tu cosa ne pensi? Stai seguendo il programma?

Ringrazierò sempre The Voice perché mi ha fatto conoscere dal grande pubblico e tutt’ora lo seguo con grande nostalgia. Credo che Suor Cristina abbia una buona dote vocale, quindi ben venga che vada avanti nel percorso del talent. E’ pur sempre televisione. I concorrenti di quest’anno sono più fortunati, nel senso che già conoscono il meccanismo del programma, rispetto a noi della prima edizione.

Hai avuto la possibilità di lavorare anche negli Usa. Quali differenze noti con le produzioni italiane?

Nel 2005 ho avuto l’onore di duettare in America a Dallas con il grande Buddy Miles (batterista di Jimi Hendrix e cantante di Carlos Santana). Sono una privilegiata che ha avuto l’onore di partecipare ad uno degli ultimi lavori realizzati da Buddy. Secondo me, a differenza dell’Italia, negli States se hai un vero talento sfondi anche senza le vetrine televisive e senza l’ausilio di una major.

Cosa ne pensi della crisi dell’industria discografica. Meglio le major o le etichette indipendenti?

Il mondo intero è sull’orlo di una crisi generale e generazionale. Voglio citare un aforisma di Oscar Wild “Toglietemi tutto ma non il superfluo”. La musica è punto di unione, è la lingua universale. Bisogna investire sui giovani, dare speranza e spazio a chi veramente lo merita. Non mi piace quando l’artista viene trattato dalle major come un prodotto con cui fare soldi. Su questo punto di vista le etichette indipendenti danno la giusta libertà all’artista di muoversi ed esprimersi come meglio crede.

Tv, musica, tour, in passato concorsi di bellezza. Come e dove ti vedi tra dieci anni?

Questa è una bella domanda. Ho sempre vissuto di musica, in Italia come all’estero e continuerà a farlo.
Dieci anni di gavetta fatta di live a contatto con il pubblico hanno formato l’artista che sono oggi.
Adoro spaziare tra diversi generi, mi piace esplorare nuovi mondi musicali. La musica disseta e placa la mia anima, quindi è parte integrante della mia vita.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Il soul e l’r&b sono i miei primi amori. Sin da piccola ascoltavo Ella Fitzgerald, Frank Sinatra , i Pink Floyd.
Mi piace scovare band emergenti e assaporare nuove sonorità. Adoro l’elettronica infatti il mio primo album in italiano avrà forti influenza elettroniche miscelate al jazz e all’hip-hop.

Del web e dell’importanza dei social per gli artisti cosa ne pensi?

E’ una mia priorità gestire personalmente tutti gli account social. Trovo davvero inspiegabile,nel 2014, la barriera che alcuni artisti creano con i loro fans, come se fossero irraggiungibili. Il contatto con il pubblico è fondamentale e può essere un modo per confrontarsi e migliorarsi.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

La priorità assoluta sarà la realizzazione del mio primo album in italiano. Sarà un album estremamente autobiografico cono sonorità elettroniche che si miscelano tra vari generi quali il jazz e l’hip hop.
Per la realizzazione dell’album mi sto affiancando a professionisti e artisti che stimo molto.
Parallelamente sarò attiva nella promozione, in giro per club,del mio ultimo lavoro discografico.

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About the Author

Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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