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Published on Dicembre 10th, 2014 | by Antonio Tortolano

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Amondawa. Megamusic intervista i Blooming Iris

Lo scorso 23 ottobre è uscito Amondawa, il disco d’esordio dei Blooming Iris,  band romana che propone  dieci tracce dove l’anima prettamente rock è fiancheggiata ora dall’utilizzo dell’elettronica e da alcuni slanci folk in un disco che trova la sua forza nella sezione ritmica e nelle aperture sognanti e disincantate.   I Blooming Iris nascono nel 2010 e la band è formata da Nicolò Capozza (voce), Daniele Razzicchia (chitarra, synth), Guglielmo Sacco (basso), Andrea Orsini (chitarra). Il titolo  Amondawa deriva da un piccolissimo gruppo etnico del Brasile. Come noto il popolo carioca non bada ad orologi e tempo e l’intento dell’album è proprio quello di portare il pubblico in una dimensione libera, lontana dai ritmi imposti dalla vita do ogni giorno…

É trascorso poco più di un mese dall’uscita di Amondawa. Superata l’emozione della pubblicazione, quale bilancio sentite di tracciare finora?

Siamo contenti di come il pubblico e la critica sta accogliendo il disco fino ad oggi. Tutte le volte che ci fermiamo a parlare con le persone che lo hanno ascoltato o ci hanno sentito dal vivo, notiamo che siamo riusciti a trasmettere quello che avevamo dentro ed ogni volta impariamo qualcosa di nuovo su “Amondawa”. Questo scambio di pensieri tra noi ed il pubblico è vita.

Il titolo dato al disco è insolito e originale e riguarda il Brasile. Raccontateci come è nata questa idea.

Daniele si è per caso imbattuto in un articolo che parlava degli Amondawa. Questa tribù non conosce il concetto di tempo e tutta la loro esistenza e le loro usanze risentono di questa atemporalità. Ne siamo subito rimasti affascinati, è una realtà che fatichiamo a concepire ma che sentiamo anche vicino. Siamo contenti che incuriosisca quanto ha incuriosito noi la prima volta, ci piace quando le persone entrano a far parte del nostro mondo.

Oltre all’anima rock nell’album c’è spazio per l’elettronica e non solo. La contaminazione dei generi proseguirà anche nei prossimi lavori?

Di sicuro continueremo a portare avanti la nostra ricerca stilistica e musicale. Non sappiamo cosa verrà fuori in futuro, ma solo che saremo onesti e cristallini proprio come piace a noi. Forse saremo più veri che mai.

Quali band e artisti hanno ispirato il vostro percorso in questi anni?

Da quando abbiamo dato vita ai Blooming Iris i nostri ascolti sono cambiati assieme a noi. Gli artisti che abbiamo ascoltato di più sono sicuramente Alt-J, James Blake, Radiohead, St.Vincent, XX e tantissimi altri davvero. Più che ispirato, questi ascolti ci hanno stimolato a ricercare la nostra identità e a non avere paura di essere noi stessi, nel modo più assoluto.

Siete insieme artisticamente da pochi anni. Qual è il vostro rapporto con il pubblico?

Come abbiamo accennato nella prima domanda, il nostro rapporto con il pubblico è basato sullo scambio e sulla stima reciproca. Noi facciamo musica per noi stessi, ma anche per gli altri, quindi abbiamo grande rispetto per chi viene a sentirci ogni volta. Ci piace parlare con persone nuove ed accogliere punti di vista diversi dai nostri. La musica è un ottimo rompighiaccio e ci piace quando possiamo mostrare il nostro lato umano liberamente con persone intelligenti.

Major ed etichette indipendenti. Cosa ne pensate dell’attuale momento dell’industria discografica?

Pensiamo che il mondo della musica abbia sempre meno bisogno delle Major e delle etichette. Di certo non scompariranno e non devono, ma si stanno adattando al nuovo modo di vivere la musica. Non ci piace parlare di crisi, ma semplicemente di cambiamento, il quale spesso può essere vissuto come una crisi. Ci vorrà ancora un po’ prima che tutti riusciremo ad adattarci, visto che la globalizzazione apre e chiude allo stesso tempo milioni di porte.

Del panorama musicale italiano con chi vi piacerebbe collaborare?

Ci piacerebbe collaborare con M+A e Rhò, che è uno splendido artista ed una splendida persona. Ci piacciono gli artisti dinamici che riescono sempre ad offrire qualcosa di nuovo e dai quali si può imparare.

I progetti futuri dei Blooming Iris

Suonare tantissimo e ovunque. Vogliamo far arrivare “Amondawa” a tutti. Poi, quando sentiremo che è arrivato il momento, ci chiuderemo in sala a scrivere il secondo album che già inizia a bussare nella nostra testa.

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About the Author

Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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