Published on Febbraio 9th, 2014 | by Ylenia Rossini
0Una vita diversa: il ritorno dei Velvet
A distanza di pochi mesi i Velvet tornano con un nuovo singolo e un nuovo disco. Il primo brano estratto è Una Vita Diversa: chitarre spigolose, grandi Basslines e suoni che rimandano alla migliore tradizione electro wave dei New Order e dei Placebo, band che hanno segnato una parte importante nella formazione musicale dei Velvet. L’apporto melodico di Federico Dragogna dei Ministri si fonde alla perfezione con la naturale predilezione della band romana verso emozionanti aperture melodiche regalando al pubblico una nuova grande canzone.
Oltre al contributo di Federico Dragogna, nell’album Storie, in uscita il 4 marzo, saranno presenti collaborazioni con Alberto Bianco e Fabrizio Bosso.
“Amiamo molto il modo in cui Federico utilizza le parole e abbiamo pensato che potesse darci una mano su questo brano. È giusto lasciare lo spazio più grande possibile alla creatività delle persone a cui chiediamo di collaborare ma – spiegano i Velvet a proposito dei nuovo singolo – in questo caso eravamo convinti di avere un ritornello imbattibile quindi speravamo che il suo intervento si andasse ad inserire su quello che già esisteva. Poi un giorno, con molto rispetto, Federico ci dice di aver avuto un’idea per una piccola variazione proprio sul chorus di Una Vita Diversa. Abbiamo accettato ma eravamo certi che il nostro fosse davvero imbattibile. Due o tre giorni dopo ci è arrivata una registrazione con le sue idee, l’abbiamo ascoltata, ci siamo guardati e ci siamo detti: “Grazie amico, adesso è ancora più bello!”. Mettere da parte la gelosia per le proprie cose e sfruttare ogni occasione per evolvere: questo è il senso di una collaborazione con un artista che stimi. Una Vita Diversa è una canzone che parla di un argomento piuttosto comune in questo momento: tutto sta crollando intorno a noi e a volte abbiamo la sensazione di crollare noi per primi, l’Italia va a rotoli, ci incontriamo per strada e incrociamo sguardi vuoti e disperati. Cercare l’isola deserta? Isolarsi? È davvero la soluzione migliore oppure l’isola deserta è peggio di migliaia di giovani Werther con cui condividere qualcosa?“