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Published on Gennaio 10th, 2015 | by Margy Vanoni

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Steve Earle & The Dukes: Terraplane

Il 17 febbraio esce su New West Records “Terraplane”, nuovo album di Steve Earle & The Dukes.

Si tratta di una raccolta di 11 brani di Earle insieme alla sua storica band The Dukes, composta da Kelly Looney, Will Rigby, Chris Masterson e Eleanor Whitmore. L’album è stato registrato agli House of Blues Studio D di Nashville (TN) con il produttore R.S Field (Buddy Guy, John Mayall), insieme a Ray Kennedy, collaboratore di lunga data nelle produzioni di Earle.

“Terraplane” prende il suo nome da un modello di macchina degli anni ’30 della Hudson Motor Car Company of Detroit che aveva ispirato anche la canzone “Terraplane Blues” di Robert Johnson.

Si tratta del sedicesimo album in studio di Steve Earle, dal debutto “Guitar Town” del 1986.

Come suggerisce il titolo, l’album – scritto per un terzo durante il suo tour solista in Europa – è decisamente blues.

Earle, cresciuto a San Antonio prima di spostarsi a Houston, nella sua spettacolorare arte dello storytelling è stato influenzato da giganti come Feddy King, Lightnin’ Hopkins, Johnny Winter, Jimmy and Stevie Ray Vaughn, Billy Gibbons.

Pupillo di artisti del calibro di Townes Van Zandt e Guy Clark, Steve Earle è presto diventato un maestro del cantautorato e le sue canzoni sono state registrate daJohnny Cash, Willie Nelson, Emmylou Harris, Waylon Jennings, Travis Tritt, The Pretenders, Joan Baez e numerosi altri.

Il suo debutto discografico “Guitar Town” arriva al numero uno delle classifiche country del 1986, anno d’uscita. Questo successo è stato seguito da tanti altri, come – per citarne alcuni – “Copperhead Road”(1988), “Train A Comin’ “ ( 1995), “Jerusalem “(2002) e i premiati “The Revolution Starts…Now” (2004), “Washington Square Serenade” (2007) e “Townes” (2009).

Negli anni Earle ha spaziato tra diversi generi e stili musicali, creando sempre dei capolavori.

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About the Author

Palermitana, laureata in Giurisprudenza, fin dai primi anni di vita ho intuito che la musica è nel mio Dna. Che siano internazionali o italiane, le note mi suscitano profonde emozioni. La possibilità di scrivere per una webzine come Megamusic mi suscita grande entusiasmo. Amo seguire i live e i grandi eventi. Per la mia band preferita (che non rivelo) andrei ovunque…



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