Published on Novembre 6th, 2015 | by Antonio Tortolano
0Stereochemistry: 10 date in Italia
E’ il sesto inverno che Miss Stereochemistry torna in Italia per portare il suo spettacolo itinerante nel Bel Paese. Una tradizione da non interrompere, specialmente in vista dell’uscita del nuovo disco, “Harlequin EP” prevista per gennaio 2016.
L’”Italiena Tour” chiude l’anno e anche il capitolo musicale segnato dall’uscita del disco “Ruins in Bloom” (pubblicato a gennaio 2015 ed anticipato dal relativo tour di presentazione nel precedente mese di dicembre), con un’opera di satira che prende di mira non solo il concetto di appartenenza nazionale, religiosa e sociale, ma anche quello di appartenenza allo stesso genere umano.
Dal 12 al 22 novembre una serie di appuntamenti live tra Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, il Veneto ad il Friuli per poter apprezzare pienamente le doti cabarettistiche dell’artista serba.
Per Miss Stereochemistry, così come ama definirsi, si tratta di un felice ritorno in Italia, dove ha compiuto gli studi universitari dopo aver lasciato la sua Belgrado alla fine degli anni Novanta; successivamente si è trasferita in Svezia (per iscriversi ad un dottorato di Audiologia!), poi in Spagna e in Inghilterra, lavorando attualmente in Germania: una sorta di Ulisse della musica, alla costante ricerca di nuove fonti di ispirazione e di contaminazione.
ITALIENA TOUR 2015
12/11 – Arci Camalli (Im)
13/11 – Giardini Luzzati (Ge)
14/11 – La Ciminiera (Ge)
15/11 – Da Bacchus (Sp)
16/11 – Murphy’s Meeting Point (Ts)
18/11 – Klamm (Roma)
19/11 – Chupito Bar (Pg)
20/11 – Bar Matteotti (Vi)
21/11 – Circolo dei Baccanali (Ms)
22/11 – Kilometro 01 (Ve)
Stereochemistry è il progetto solista di Karla Hajman, meglio conosciuta come Miss Stereochemistry, ex-scienziata che ha lasciato il Dottorato in Audiologia Sperimentale per occuparsi delle orecchie umane da un altra prospettiva.
Originaria di Belgrado, Karla ha iniziato a comporre da bambina, influenzata da suo padre, anch’egli musicista. Dopo i bombardamenti di Belgrado nel 1999, la cantautrice si sposta in Italia (Vicenza e Padova), dove dà origine il progetto Stereochemistry durante gli studi universitari. Il nome del progetto non nasce a caso: rubato dai libri di enzimologia, il gioco di parole stereo-chimico rappresenta la dicotomia dell’animo di Karla, divisa tra la musica e la scienza. Dopo il suo primo demo “Love Inside” (2005), Stereochemistry lascia Padova per il freddo di Stoccolma, dove cerca di dedicarsi ad entrambe le sue passioni, iniziando il dottorato in Audiologia Sperimentale presso Karolinska Institutet.
Però il laboratorio non bastava per il suo animo gitano. Abituata ad una più avventurosa vita di globe-trotter, Karla lascia non solo Stoccolma ma pure il camice, in cambio di costumi cabarettistici e le strade di Barcellona, dove inizialmente si esibisce come artista di strada. Da allora, la presenza scenica di Miss Stereochemistry ha colpito orecchie e cuori in giro per il mondo.
Centrato su satira ed auto-ironia, lo show racconta le vicissitudini umane dalla prospettiva di un extraterrestre finita per sbaglio sulla Terra, ora in missione per studiare ed illuminare il genere umano sulle proprie curiose contraddizioni. Lo spettacolo di certo non lascia il pubblico indifferente: nessun tema è tabù’ per Miss Stereochemistry, e tra tutù, chitarra, piano, ukulele, canto, e la loop station, Karla offre una satira politica, sociale, religiosa e culturale in maniera “brutalmente onesta”. Il tutto servito con una buona dose di umorismo per aiutarne la digestione, in cinque lingue.
A settembre 2010, Stereochemistry pubblica il suo primo album “Vagabond Cabaret”. Inciso ad Istanbul come un studio live, il disco è una collezione di racconti di viaggi e di piccole storie di vita. Il tour che lo segue dura un anno e porta la Miss e la sua musica attraverso nove paesi Europei.
Due singoli, “Cotton Candy Love” (2010) e “Shut Up and Fuck Me” (2011) vengono incisi e pubblicati durante il tour. Dopo 344 giorni spesi “vivendo nella valigia”, Stereochemistry decide di disfare i bagagli a Berlino, dove incide il suo secondo album, “The Archive Box”, autoprodotto e rilasciato simbolicamente l’11 novembre 2011: il disco fa parte dell’omonimo progetto di arte concettuale, dove l’edizione fisica e digitale del disco sono molto distinte, però allo stesso tempo interattive ed interconnesse.
Il 2012 segna profondamente la vita personale di Miss Stereochemistry; la perdita del suo bambino ancora prima del nascere lascia una grande impronta sulla sua arte: Karla decide di parcheggiare la sua valigia instancabile per un anno e partire invece per un viaggio dentro di sé. “SWEEP”, il risultato di questa odissea interiore, è il lavoro più intimo rilasciato fino a quel punto. Dedicato al suo figlio e pubblicato per “la fine del mondo”, il 21/12/2012, SWEEP è un tentativo di capire le svariate forme che l’amore può prendere sulla Terra, segnando la chiusura di una fase artistica della sua carriera. In omaggio a tutto ciò che ha inspirato il disco, in aprile 2013 Karla decide di donare la metà delle sue vendite digitali all’organizzazione di beneficenza “Every Mother Counts”.
Segue “Ruins in Bloom”, scritto ed inciso durante il 2013. Prodotto negli Stati Uniti da Jason Rubal (Amanda Palmer/Dresden Dolls, Bitter Ruin, etc), e promosso in crowdfunding, l’album segna una svolta sia in termini di produzione che d’espressione. Il disco si apre con molta disinvoltura, onestà e leggerezza sui temi difficili, per rompere i pregiudizi e offrirne un immagine nuova. La depressione, uno dei più grandi tabù della società moderna, in particolare viene presentata come un processo di trasformazione ed evoluzione, piuttosto che uno stato esclusivamente “negativo” e passivo. Karla definisce il disco come un “killer di pregiudizi, privo di auto-censura”.
Nella primavera 2014, la Hajman unisce le forze con il produttore londinese Steven Rutter dei B12 (leggendario duo inglese considerato il fondatore della scena techno e IDM britannica), dando vita al duo trip-hop “Kinestatics”.
A dicembre 2014 porta in Italia il “Natalitaly Tour” per la presentazione del suo quarto disco, “Ruins in bloom” (pubblicato nel gennaio 2015), seguito da nuovi appuntamenti live tra febbraio e luglio dello stesso anno.