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Published on Gennaio 30th, 2014 | by Ylenia Rossini

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The National: a luglio tre date in Italia

Reduce dall’enorme successo dell’ultimo album Trouble will find me, uscito nel 2013 per la 4AD, che è valso ai The National  anche la nomination ai Grammy Award come Best Alternative Album 2013, la band statunitense di stanza a NY guidata da Matt Berninger arriva in Italia per tre attesi concerti. Trouble will find me, sesto album dei The National che nei prossimi giorni lanceranno il nuovo singolo I need my girl, ha consacrato definitivamente la band come una delle formazioni rock più importanti ed influenti del panorama contemporaneo. L’appuntamento con il quintetto americano è per il 22 luglio a Ferrara, il 25 luglio a Vasto (Ch) e il 29 a Grdone Riviera (Bs).

I The National si sono formati nel 1999, quando Aaron Dessner (guitars, bass, piano), Bryce Dessner (guitar), Scott Devendorf (guitar; bass), Bryan Devendorf (drums) e Matt Berninger (vocals), si sono ritrovati dopo essersi trasferiti a Brooklyn, NY dall’OHIO.

Sin dagli esordi i The National  hanno ottenuto il favore e l’approvazione della critica internazionale ma è stato solo nel 2005, con  ALLIGATOR, uno degli album indipendenti più chiacchierati e amati del 2005, che il gruppo è stato scoperto e apprezzato da un pubblico più vasto, grazie anche a memorabili performance dal vivo.
E così, nel tempo, è cresciuto intorno ai The National un numero sempre maggiore di ammiratori e un culto che non si vedeva da molti anni.

BOXER (2007) arrivato a due anni di distanza dal precedente Alligator, contiene brani ormai considerati degli assoluti classici come “Fake Empire”, “Mistaken For Strangers” e “Start A War” ed ha trasformato la band da stella dell’underground a vera e propria Istituzione del rock.
Nel 2010 è uscito per la 4AD HIGH VIOLET che ha portato alla band il successo globale sia dal punto di vista commerciale che della critica musicale.
Negli album dei National ci sono echi che rimandano a Leonard Cohen, Grace Paley, Nick Cave, John Ashbery, The Smiths e Tom Waits, ma il pedigree del gruppo sta divenendo sempre più difficile da tracciare e alla fine il suono di The National somiglia soltanto a se stesso: un boato meditativo che inizia nel cuore, viene catturato nel cervello e risuona all’esterno.
A due anni di distanza arriva il nuovo  album Trouble Will find me . Si tratta del sesto album in studio per la band di Brooklyn. L’album è la raccolta di brani più audace prodotta dai The National nei 14 anni della loro carriera. In un’intervista con la rivista britannica UNCUT, il frontman Matt Berninger ha descritto le canzoni come più “immediate e viscerali” rispetto ai loro lavori precedenti. Trouble Will Find Me possiede una spontaneità, una coerenza e una accessibilità che suggeriscono che The National non siano mai stati più sicuri di se stessi più di ora.

Dopo un tour di 22 mesi intrapreso dopo l’uscita di High Violet la band è tornata a casa. Malgrado avessero pianificato di non registrare nuova musica per un altro anno o due, il chitarrista Aaron Dessner ha iniziato a lavorare alla bozza di nuove canzoni che agli altri membri sono apparse troppo ispirate per non cominciare subito a lavorarci. Matt confessa, “Negli ultimi dieci anni siamo stati all’inseguimento di qualcosa, cercando di dimostrare qualcosa. E questo inseguimento riguardava il cercare di risolvere le nostre insicurezze. Dopo il tour di High Violet, credo che ci siamo sentiti come se l’avessimo finalmente ottenuto. Ora possiamo rilassarci – non per quanto riguarda le nostre aspettative, ma non siamo più tenuti a provare la nostra identità. I risultati sono allo stesso tempo innovativi e stranamente familiari, il culmine di un percorso artistico che ha portato The National davanti a un nuovo orizzonte e, in un certo modo, di nuovo al loro inizi, quando – dice Aaron, le nostre idee si incastravano immediatamente fra di loro. Siamo di nuovo a ruota libera. Da un lato le canzoni sono le più complesse che abbiamo mai scritto, dall’altro le più semplici e umane. Ci sentiamo come se avessimo finalmente sprigionato la chimica che abbiamo fra di noi.” L’album è stato registrato al Clubhouse a Rhinebeck, NY. Trouble Will Find Me è stato autopordotto e mixato da Craig Silvey con mixaggio aggiuntivo di Peter Katis e Marcus Paquin.

E’ in uscita nei cinema degli Stati Uniti Mistaken for Strangers il documentario sui National girato dal fratello di Matt Berninger e presentato con grande successo al Tribeca Film Festival

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About the Author

Nata a Firenze, dopo una laurea in Marketing, ho capito che il lavoro in azienda non faceva per me perchè oscurava la mia creatività. Il vecchio pallino della scrittura e l’amore per il web hanno fatto la differenza. Blogger e giornalista free lance, unisco l’antica passione per il “mestieraccio” a quella per i viaggi e la musica…



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