interviste

Published on Dicembre 12th, 2013 | by Antonio Tortolano

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Megamusic intervista Katres

Protagonista dell’intervista odierna su Megamusic è Katres. All’anagrafe Teresa Capuano, nata a Catania, ma napoletana da sempre, ha partecipato alla prima edizione di The Voice. Noemi è stata la sua coach. Terminata l’avventura nel talent show di Rai2, Katres si è subito rimessa a lavoro per completare il suo  album d’esordio, Farfalle a valvole, uscito a settembre. Chitarrista e compositrice, nei suoi testi “ospita” spesso l’universo femminile, con ironia e romanticismo. Dal 2008 ad oggi ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti, adesso Katres è pronta per il salto di qualità.

Teresa, a poco dall’uscita di Farfalle a valvole, quale bilancio senti di tracciare?

Non amo fare bilanci, in realtà non mi aspettavo niente quindi, tutto quello che sta succedendo intorno a questo album mi coglie ogni giorno di sorpresa e mi meraviglia. L’album sta ricevendo degli ottimi riscontri, questo mi rende felice. Immaginando un grafico vorrei poter continuare a tracciare una linea dall’andamento in salita, tutto qui.

 L’album ha come filo conduttore il viaggio di una donna. Com’è nato tutto il progetto?

Sentivo da tempo il bisogno di farmi un regalo, volevo chiudere in un disco tutta la prima fase della mia storia compositiva raggruppando in un album i brani più significativi del mio percorso musicale e di vita. I brani contenuti in Farfalla A Valvole sono brani che ho scritto un po’ di anni fa, raccontano il mio viaggio che può essere il viaggio di qualsiasi donna che partendo da se stessa dà inizio al “cambiamento”, visto come l’inizio di quel percorso che la condurrà, attraverso varie tappe, dal suo essere una ragazza al diventare una donna.

The Voice, che esperienza è stata e hai qualche rimpianto?

Quella di The Voice è stata senza dubbio per me un’esperienza illuminante. Prima di entrare a far parte di un talent mi ero sempre chiesta se un’esperienza del genere potesse in qualche modo essere utile o meno al mio percorso artistico. Ora lo so. Ho sempre usato la musica come mezzo per esternare una parte di me, dei miei pensieri, delle mie emozion. Per me, cantautrice, stare su un palco e non poter cantare la mia storia ma essere valutata per un’esecuzione è stato utile solo a farmi comprendere che il mio modo di vivere la musica non è quello del talent show, ho senso musicalmente solo se posso esprimermi per quello che sono quindi la tv, vista in quei termini,  non era il mio posto. Non ho rimpianti.

  Che idea ti sei fatta dei talent show?

Il talent show è spesso visto come una scorciatoia per arrivare al successo ma io non credo che sia così. La tv offre una grandissima visibilità e può rappresentare una vetrina non indifferente, si arriva in un momento nelle case di milioni di persone ma  quel momento potrebbe pure (come nella maggior parte dei casi è) essere fine a se stesso e non avere seguito soprattutto se l’artista portato al successo dai programmi in questione non ha il talento necessario per riuscire a rimanere sulla scena anche alla fine della stagione televisiva.

 Cosa ne pensi della crisi dell’industria discografica?

Io i dischi li compro e continuerò a comprarli ma non tutti agiscono alla mia stessa maniera, la crisi c’è, io però sono una sognatrice, sogno addirittura il gran ritorno del vinile.

 Quali artisti hanno influenzato il tuo percorso artistico?

Non so quanto gli ascolti fatti negli anni abbiano potuto influenzare il mio personale modo di fare musica ma sono cresciuta ascoltando David Sylvian, Talking heads, David Bowie, The doors, Noa, Cohen, Joni Mitchel, Janis Joplin, Buckley, i Beatles passando attraverso la musica popolare di Rosa Balistreri e quella dei grandi cantautori quali Tenco, De Andrè ed Endrigo, solo per citarne alcuni.

Qual è il tuo rapporto con il pubblico? E dei social network cosa ne pensi?

Il pubblico è la mia fonte di energia. Il mio rapporto con il pubblico è di scambio, cerco durante i live di dare sempre tutta me stessa, riesco in questa impresa soprattutto quando di fronte a me ho un pubblico disposto ad accogliere la mia musica, un pubblico disposto all’ascolto. I social network sono un ottimo mezzo di connessione tra le persone. Io ne faccio un uso personale sporadico ma in ambito musicale mi sono di grande aiuto, mi aiutano a rimanere in contatto con chi segue la mia musica, a condividere gli eventi e ad invitarvi chi potrebbe essere interessato con estrema velocità.

 Quali sono i tuoi progetti futuri?

 I miei progetti futuri vedono come protagonista la musica, nei prossimi mesi continuerò a promuovere farfalla a valvole con live in tutta Italia, lavorerò alla realizzazione del videoclip del secondo singolo estratto dall’album e poi…Ho una voglia matta di iniziare a registrare i brani che andranno a comporre il mio secondo album!

Crediti: Claudia Ragusa

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About the Author

Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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