interviste

Published on Luglio 24th, 2013 | by Valentina Lauro

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Megamusic intervista Enrico Bicchi

Il 18 giugno scorso è uscito l’album d’esordio di Enrico Bicchi. Parliamo di Fino all’ultimo respiro. Uno dei singoli del cantautore romano, Tra milioni di persone, proprio in questi giorni è il singolo della settimana su iTunes e ancora per qualche giorno sarà scaricabile gratuitamente. Enrico Bicchi che studia composizione per musica da film, orchestrazione e contrappunto all’Accademia Filarmonica di Bologna,  nel 2009 ha pubblicato per la Sony Il mondo gira così, singolo registrato a San Francisco e rimasto per quattro mesi nella classifica di Trl su Mtv. A questo sono seguiti altri lavori di successo con collaborazioni di rilievo, anche con i Coldplay, tanto da guadagnarsi il consenso della critica che conta. Ecco cosa ha detto Enrico a Megamusic, anche a proposito della collaborazione con i Faithless.

Enrico, partiamo dal presente. “Fino all’ultimo respiro” è uscito da qualche settimana. Quale riscontro stai ottenendo?

Un riscontro inaspettato e strepitoso. L’album è entrato per i primi 5 giorni nella classifica di iTunes, tra i venti dischi più venduti in Italia, ed è rimasto tra i primi 50 per almeno due settimane. Ho aspettato molto a “sparare” questo mio primo colpo, ma con i tempi di oggi e fra mille difficoltà, ho colpito il bersaglio che mi ero prefissato.

Come nasce questo progetto con i Faithless?

È nato con molta semplicità, avevo appena scritto “La Rivoluzione Addormentata” e l’avevo provinata con un sound accattivante, così mi sono detto “Enrico questa è la volta buona per fare ciò che hai sempre desiderato, tira dritto!”. L’ho girata a Jamie Catto, senza nemmeno conoscerlo, ed è scoppiata subito un’intesa artistica. Gli inglesi, credetemi, sono avanti in tutto rispetto a noi. Dave Randall, che a mio avviso è uno dei chitarristi più forti in circolazione (ha collaborato e scritto per Dido, Faithless, suonato con i migliori tra i quali Robbie Williams) è una persona intelligentissima e modestissima. Insieme ad Alex Forster, il mio produttore e fratellone, non vedo l’ora di andare a cena con loro appena tornerò a Londra.

A quattro anni di distanza dall’uscita de “Il mondo gira così”, cosa è cambiato nella tua musica e nei testi?

Ma sai, sostanzialmente tutto e niente. Nel senso che c’è stata una crescita, intellettiva e culturale, ma anche fisiologica. La cosa che forse è cambiata di più è stata la rinuncia al filo di compromesso che avevo prima o verso l’azienda che mi rappresentava o verso il pubblico. Era una roba un po’ patinata, ora sono io in tutto e per tutto.

enricobicchi_finoallultimorespiroLa critica ti ha accolto positivamente negli anni. Con il pubblico invece che rapporto hai?

In merito alla critica molto spesso non condivido ciò che scrive o esalta, eccezion fatta per Vincenzo Mollica che resta per me un pigmalione e il giornalista numero uno in Italia, però devo dire che è stata sempre molto attenta verso i miei lavori. Particolarmente verso questo mio primo disco. Con il pubblico finalmente sto costruendo un rapporto di rispetto e buon gusto. All’inizio mi stordiva un po’ il becerismo di alcuni ragazzi o ragazze che senza nemmeno conoscerti pretendono da te delle cose. Mi piace il rapporto attuale, comprano il disco, mi scrivono carinamente cosa gli piace, le loro idee…ma senza troppo sciacallaggio delle parole, che oggi onestamente è all’ordine del giorno.

Che differenze noti tra il lavoro fatto con i Faithless e quello con Davide Rossi?

Beh sai, è tutto diverso. Davide ha messo degli archi in un pezzo. Con i ragazzi abbiamo fatto una produzione vera e propria, dormito e mangiato assieme per molti giorni. Ma Davide comunque oltre ad essere un grande musicista è un grande amico, con il quale spesso mi confronto per sapere le sue idee.

Si parla tanto della crisi del settore discografico, tu cosa ne pensi?

Penso che sia un grande impero decaduto, purtroppo. Penso che abbia fatto scelte talmente scellerate dalla fine degli anni ’90 da finire sotto il controllo delle radio Quali sono gli artisti e le band che maggiormente ti hanno influenzato nel tuo avvicinamento alla musica? Oasis, The Verve, Stereo McS, The Smiths, moltissimo Ian Brown e gli Stone Roses e poi negli ultimi anni David Bowie...

Quali sono i tuoi progetti artistici per questa estate?

Sembrerà una risposta un po’ retorica ma vorrei tanto arrivare ad attirare l’attenzione dei grandi network. E quelli per il futuro? Per il futuro tanti, preso sull’onda dell’entusiasmo sto già creando i nuovi pezzi e già ho un titolo per tutto. 😉

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About the Author

Originaria di Napoli, cassinate di adozione fin da piccola adoravo disegnare ed esprimere la mia vena creativa ovunque, anche sulle pareti di casa!!! Oggi la mia passione è diventata il mio lavoro e anche se i fogli (e l’intonaco) hanno lasciato il posto alla tavoletta grafica continuo a disegnare i loghi e le interfacce di MegaMusic e de Lo SpaccaTV…



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