Published on Dicembre 9th, 2013 | by Antonio Tortolano
0Megamusic intervista dj Max Cioffi
Oggi vi proponiamo l’intervista a Max Cioffi. Dj napoletano, dal 2011 vive a Milano, dove è il resident del progetto Fashion Clubbers. Max Cioffi fa dell’House music il suo habitat naturale. Ha avuto la fortuna di confrontarsi con due realtà decisamente importanti, come quella partenopea e quella meneghina. Per lui un dicembre ricco di impegni, tra un evento come lo Snowbreak del Sestriere e l’X Days in programma il 21 dicembre a Fiera milano City. Con Max Cioffi parliamo del suo percorso da dj, dell’attuale momento dell’House e dei suoi progetti futuri.
Max, come nasce la tua passione per i “dischi”?
Intanto salve a tutti, ringrazio Megamusic ed Antonio Tortolano per l’opportunità, è un onore comparire su un portale di tendenza. Fin da piccolo ho sempre nutrito una passione per la musica, in particolare ero attratto dalle sonorità elettroniche e sperimentali, così col susseguirsi degli anni passavo ore ed ore ad ascoltare musica lasciandomi trasportare dalle sensazioni che provavo, poi ho iniziato a girare per locali scoprendo il mondo della disco: è stato un amore a prima vista! Guardavo con ammirazione il Dj che passava musica e pensavo: “quella persona sta trasmettendo le sue emozioni al pubblico, mi piacerebbe un giorno essere al suo posto!” Da lì comprai la mia prima consolle per imparare la tecnica del mixaggio ed affinare l’orecchio con il pensiero fisso di poter condividere anch’ io un giorno la mia cultura musicale con il pubblico.
Hai potuto vedere con i tuoi occhi sia la scena house napoletana che quella milanese, quali differenze trovi?
Sono due realtà che fanno tendenza nella scena musicale italiana da decenni!
Negli anni 90/2000 napoli con gli Angels of love è stata la capitale della scena house italiana,mentre nel capoluogo meneghino sonorità elettroniche era più consuete ascoltarle, ma considerando che nell’ultimo decennio c’è stata un evoluzione complessiva del sound e varietà di serate con temi diversi musicali, credo si siano allineate e valorizzate ancor di più sotto quest’aspetto.
Da più di un anno sei il dj resident di Fashion Clubbers. Cosa ci dici di questo progetto?
Fashion Clubbers è un gruppo di ragazzi/amici con una grande passione e cultura di base per la musica.
L’idea era quella di creare serate con musica di tendenza e bella gente. La qualità indiscussa di questo gruppo è la professionalità e il rispetto di ogni singolo componente, che con il proprio ruolo valorizza al massimo il progetto. Si parla di un gruppo di amici, questo è un valore aggiuntivo…
L’impegno costante del gruppo per migliorarsi continuamente fa sì che ci sia una continua evoluzione sotto l’aspetto sia artistico che personale, ed è proprio questo che ci caratterizza nell’essere una delle realtà -a mio avviso- più in voga del momento.
A dicembre l’esperienza con lo Snowbreak al Sestriere. Emozionante, vero?
Partecipare attivamente a queste manifestazioni è un onore, dà sempre carica ed una forte e emozione. Credo che l’emozione di potersi esibire sia fondamentale per un artista, qualora venisse a mancare diventerebbe solo un lavoro e penso che tutto ciò sia avvertito dalla pista durante il Dj-set. Un Dj-set non è altro che la condivisione delle proprie emozioni con il pubblico.
Dicembre mese importante,per te anche l’evento a Fiera Milano City. Passaggi che testimoniano l’ascesa del tuo essere dj, non credi?
Sì, manifestazioni così importanti che ospitano artisti di livello nazionale ed internazionale ti permettono di avere una possibilità di immagine notevole verso i media, quindi un’ ottima opportunità per farsi conoscere. E’ importantissimo per me conoscere altre realtà di fare musica per ampliare le mie conoscenze e rendere più caratteristici i miei Dj-set.
Quali sono secondo te i migliori dj house in Italia. E quali quelli che ti hanno ispirato negli anni?
L’italia è un paese che a mio avviso non ha nulla di che invidiare agli altri europei a livello di produzioni e Dj’s. Purtroppo questo settore non è ben valorizzato dalle istituzioni, ma potrebbe essere un punto di forza per noi italiani. Abbiamo artisti che girano per il mondo fortissimi, vedi Hollen, Tale of Us e Raffaele Attanasio che con le loro produzioni si stanno affermando al livello mondiale, artisti che sto seguendo con grande interesse perchè raffigurano al massimo la mia concezione di musica. Non ho un artista in particolare che negli anni mi ha ispirato, ma sono state le tecniche di ognuno dei dj’s che ho potuto ascoltare col passare degli anni a ispirarmi professionalmente.
Un club dove vorresti suonare?
Da buon napoletano è sempre una sensazione unica ritornare a suonare ai piedi del Vesuvio: ho la mia famiglia, i miei amici che puntualmente ritrovo ogni volta ad incitarmi, ma vorrei avere la possibilità di potermi esibire in un club berlinese poichè è la capitale della musica elettronica, tanto da poter vedere il mio effetto sulla gente.
I tuoi progetti futuri?
Sto approfondendo gli studi per ampliare le mie conoscenze in materia e rendere i miei dj-set sempre più innovativi con moderni macchinari. Credo sia necessario essere in continua evoluzione. Per il futuro inizierò a lavorare su miei progetti: ho intenzione di proporre la mia concezione di musica componendo.