interviste

Published on Dicembre 18th, 2013 | by Margy Vanoni

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Megamusic intervista i Blastema

E’ stato l’ anno delle emozioni intense e dei grandi impegni. Parliamo dei Blastema, che nello scorso mese di febbraio hanno partecipato al Festival di Sanremo riscuotendo un ottimo riscontro di critica e pubblico. Lo Stato in cui sono stato è l’album che hanno portato in giro per l’Italia quest’estate, aprendo i concerti degli Skunk Anansie e anche l’unica data italiana dei Beady Eye. Ora è in corso il tour invernale. Abbiamo rivolto alcune domande alla rock band forlivese che nel 2014 usciranno con un nuovo lavoro. I Blastema sono: Matteo Casadei (voce), Alberto Nanni (chitarre, cori), Luca Marchi (basso), Daniele Gambi (batteria) e Michele Gavelli (pianoforte, synth, Hammond).

Un 2013 decisamente da ricordare per voi. Quale momento immortalereste come il più bello e intenso?

In effetti ci sono stati parecchi momenti decisamente intensi e degni di essere ricordati. Forse uno tra i più memorabili è stato il concerto di Pescara, durante il tour degli Skunk Anansie, quando a sorpresa si sono presentati sul palco Ace, Cass, Mark e Skin armati di bottiglia di vodka e ci hanno letteralmente versato il drink in gola mentre concludevamo la performance. Indimenticabile.

 A quasi un anno dal vostro primo Sanremo, che ricordo avete di quel palco?

Sempre lo stesso angosciante ricordo da ansia prestazionale; di certo il momento più emotivamente stressante della nostra storia.

30 date, il contatto con il pubblico, incontri suggestivi, quanto è stato importante per voi il tour estivo?

Assolutamente fondamentale. Da un lato ci ha permesso di calibrare al meglio il nostro lato professionale; dall’altro ci ha dato l’opportunità di suonare in palchi sui quali non eravamo ancora mai stati.

A proposito, tra Beady Eye e Skunk Anansie, da quale band siete rimasti maggiormente sorpresi?

Sicuramente dagli Skunk Anansie. Essere testimoni di tanta professionalità, talento, entusiasmo, umanità da parte di una band pluri-affermata ci ha fatto intendere e sperare che la musica non è solamente impostura massificata, esposizione mediatica e dischi (in)venduti, ma anche, e soprattutto, la gioia di trovarsi insieme per continuare a condividere. Il palco, la vita, le emozioni.

“Lo Stato in cui sono stato” è anche un tour invernale, fino a fine gennaio. Quale bilancio sentite di tracciare per ora?

  Il bilancio è assolutamente positivo. Abbiamo riscontrato ovunque grande entusiasmo e abbiamo avuto la possibilità di esibirci in nuove piazze.

Il progetto sperimentale “Replay Blastema: Sole Tu Sei”. Cosa dite a riguardo?

Un progetto che nasceva dalla curiosità di vedere cosa sarebbe accaduto alla nostra musica, qualora fosse stata data l’opportunità di manipolarla. Devo dire che da parte nostra c’è stato grande stupore, per le connotazioni molteplici che il brano ha assunto e per la grande qualità dei prodotti presentati.

Facciamo un passo indietro, quali sono le band che hanno ispirato il vostro percorso artistico?

Tante, tantissime. Ne citiamo due spesso sottovalutate: Silverchair e Stone Temple Pilot

Crisi dell’industria discografica, major e indipendenti. Qual è il vostro pensiero?

Il nostro pensiero è semplice: occorre trovare una dimensione discografica nella quale ci si sente a proprio agio, che permetta di esprimerti con ciò che senti, senza valutazioni a priori; che garantisca l’idea di essere realizzata senza snaturarne la primigenia intenzione per andare incontro a quella o a quell’altra esigenza discografica. Di certo, riuscire a farlo in questo particolare momento è assai complesso, ma non impossibile.

I progetti futuri dei Blastema?

La nuova uscita di un album previsto per la primavera 2014

 

 

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About the Author

Palermitana, laureata in Giurisprudenza, fin dai primi anni di vita ho intuito che la musica è nel mio Dna. Che siano internazionali o italiane, le note mi suscitano profonde emozioni. La possibilità di scrivere per una webzine come Megamusic mi suscita grande entusiasmo. Amo seguire i live e i grandi eventi. Per la mia band preferita (che non rivelo) andrei ovunque…



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