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Published on Marzo 23rd, 2014 | by Antonio Tortolano

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L’appartenenza: Megamusic intervista Pippo Pollina

L‘appartenenza è il nuovo progetto discografico di Pippo Pollina. L’album, uscito lo scorso 21 gennaio, pubblicato da Jazzhaus Records, sta ottenendo notevole riscontro in diversi paesi europei e dove è molto popolare , come la Germania e la Svizzera, nazione dove il cantautore siciliano risiede da diversi anni. Sono 19 gli album all’attivo di Pippo Pollina, con oltre 4000 concerti in tutta Europa. Recentemente ha presentato il suo ultimo lavoro anche in Italia con quattro date, spunto per affrontare anche le tematiche che l’artista da sempre affronta nei suoi album come le storie dimenticate e i fatti di cronaca spesso taciuti. L’appartenenza vede collaborazioni importanti come quelle con Giorgio Conte, Etta Scollo e Werner Schmidbauer. La vita di Pippo Pollina è fatta di coraggio e lotte, iniziate già a vent’anni quando collaborava, come giornalista antimafia,  con I Siciliani, mensile diretto da Giuseppe Fava, assassinato, come noto, da Cosa Nostra a Catania.

Pippo, L’appartenenza è uscito da due mesi. Quale riscontro stai avendo dal tuo nuovo lavoro?

Sono molto soddisfatto perché il disco è già entrato in classifica in paesi come la Germania e la Svizzera e tutte le date del tour fatte fino ad ora sono andate sold out. Molto più di quanto potessi immaginare.

Quanto c’è di autobiografico in questo album e il tema dell’esilio da dove nasce?

Beh direi tutto, mi sono messo a nudo e ho voluto esprimere il mio pensiero. Non si può esattamente definire esilio, un esilio non ti permette di tornare nella tua terra. Io torno in Sicilia spesso. La mia in realtà è stata una vera e propria scelta di vita. Amo l’Italia ma sono contento di aver fatto quello che ho fatto.

 Tredici brani, diverse collaborazioni importanti. A quale pezzo sei più legato e perchè?

Sono un cantautore ed è ovvio che tutti i brani siano un po’ come mie creature e pertanto ci sono molto affezionato. Cerco di fare di ogni lavoro una cosa a sé, quindi mi risulta difficile dire a quale sono più legato. Sicuramente “L’Appartenenza” racchiude una maturità e delle esperienze che mi mettono maggiormente a nudo.

 Che differenza c’è tra il pubblico che ti apprezza in Europa e quello nostrano?

Il fatto che io viva all’ estero da tanti anni mi ha portato ad essere più conosciuto dal pubblico straniero che da quello italiano. Il pubblico italiano è sempre un po’ più critico rispetto ad altri paesi ma dipende dal fatto che vive la musica in modo diverso.

Il 27 febbraio è partito il tour italiano. Quale obiettivo ti eri prefissato prima di questi live?

Quello di vivere la musica con passione e far sentire la mia voce come ho sempre fatto. Mi emoziona sempre tornare in Italia e sono felice di poter presentare il mio lavoro anche nella mia terra.

Cosa ne pensi della crisi dell’industria discografica e della crescita delle etichette indipendenti?

Penso che stia cambiando il mondo: le nuove tecnologie, i social network e tutti i nuovi media sicuramente, se da un lato aiutano e fanno parte del progresso, dall’altro danneggiano in qualche modo alcuni lavori. La discografia è sicuramente uno di quelli.

 Di “Ultimo volo” e del suo successo cosa ci dici?

Ultimo Volo è un lavoro di sette anni fa ed è stato presentato per la prima volta a Bologna al Teatro Manzoni. Ho voluto parlare come sempre di avvenimenti seppur tragici che non possono e non devono essere dimenticati: la strage di Ustica è sicuramente uno di quegli avvenimenti.

Di quell’esperienza così importante e toccante con Pippo Fava quale è il ricordo più forte che ti è rimasto dentro. Quanto è profondo il tuo impegno civile?

Sicuramente il nostro primo incontro con un uomo dalla spiccata sensibilità e impegno civile. Ho avuto la fortuna di lavorare al suo fianco quando avevamo davvero qualcosa in cui credere e per cui lottare. Mi ha insegnato davvero tanto. L’impegno civile credo debba essere di chiunque voglia vivere in una società evoluta.

Della scena folk quale artista apprezzi particolarmente in Italia e in Europa?

Purtroppo non sono un conoscitore del genere quindi non ho particolari preferenze. Ma amo la musica e mi piace scoprire e interfacciarmi con mondi diversi.

Progetti futuri?

Al momento vivo molto al presente. Questo nuovo disco mi entusiasma e per ora mi limiterò a portarlo in giro con i miei concerti, dopo…chi lo sa?!!!

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About the Author

Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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