interviste

Published on Aprile 12th, 2014 | by Antonio Tortolano

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Solo buone notizie: Megamusic intervista gli Uscita 17

Solo buone notizie è il terzo album degli Uscita 17. Parliamo di Federico Tacchia (voce/chitarra), Emanuele Tacchia (tastiere/synth), Gabriele Gavazzi (chitarra/cori), Luigi Leggio (basso/cori) e Carlo Moscatelli (batteria). L’alternative rock degli anni ’90, la poesia della musica d’autore italiana, i suoni contemporanei dell’indie rock e del popo elettronico europeo, miscelati, danno vita al nuovo lavoro degli Uscita 17, nato sotto etichetta OneMoreLab ed edito da Don’t Eorry Records/Cosecomuni. Decisiva per la nascita di Solo buone notizie l’incontro da parte del gruppo capitolino con Pierluigi Ferrantini e i Velvet che hanno prodotto il disco. Abbiamo ricolto alcune domande agli Uscita 17 che ci parlano dei loro progetti e delle emozioni e cambiamenti vissuti in questi anni…

Solo buone notizie. Come nasce questo vostro terzo lavoro di inediti?

Nasce dalla voglia di crescere, musicalmente e umanamente. Venivamo da un cambio importante di formazione, eravamo in un periodo di sperimentazioni musicali, ci eravamo aperti a generi musicali di cui prima eravamo magari solo “fruitori” vedi l’elettronica o certo tipo di rock, avevamo iniziato anche un modo diverso di scrittura dei brani, magari dando una maggiore importanza al piano testuale. Avevamo l’urgenza di “fermare” tutte le idee che erano nella nostra testa. L’incontro, del tutto fortuito con Pierluigi Ferrantini, che ci ha proposto di lavorare insieme, è stata la miccia che ci ha fatto decidere di iniziare il percorso verso questo terzo disco.

In Faccia A Nessuno” è stato scelto come primo singolo. Cosa rappresenta per voi questo pezzo?

Racconta di una categoria che non amiamo e che purtroppo di questi tempi va per la maggiore: quelli che decidono di non decidere. Bianco e nero va bene lo stesso, condividono opinioni non proprie. Sono quelle persone che non ci vanno proprio a genio. Gli ignavi. Quelli che cerchiamo di non essere: pur sbagliando e magari tornando sui nostri passi e facendo esperienza, noi scegliamo sempre, abbiamo la nostra idea.

Il terzo album è per voi quello del definitivo salto di qualità o credete che debba esserci ancora qualche passaggio nel vostro percorso per la svolta?

Sicuramente come detto, un cambio di percorso c’è stato. Se poi la qualità del risultato dovesse essere migliore, ce lo dirà chi ascolta la nostra musica! Sul discorso “svolta”, noi abbiamo un’idea tutta nostra: crediamo che la fantomatica “svolta” non esista, o meglio, venga creata da noi stessi, lavorando giorno dopo giorno come se fosse il primo. E quindi sì, di passaggi ce ne saranno ancora tantissimi, perché ogni incontro, ogni esperienza, porteranno qualcosa di nuovo a quello che faremo, anche fosse solo un diverso punto di vista.

In questi 8 anni di carriera avete partecipato a diversi festival, contest ed eventi di una certa importanza. A quale siete più legati e quale vi ha dato maggiore soddisfazione?

La vittoria nella categoria “Rock” allo Hyundai Festival, in quanto ci ha scelto Francesco Renga, l’apertura della data romana dei Marlene Kuntz e tutte quelle volte in cui arrivi in posti lontanissimi da casa con un pubblico sconosciuto e a fine serata li hai conquistati. Ecco, lì si che la soddisfazione vola alle stelle!

Quanto è stata importante per la realizzazione di “Solo Buone Notizie”, la collaborazione con Pierluigi Ferrantini?

Per correttezza e giustizia, ti diciamo che è stato l’incontro con l’intera “Cosecomuni” che è stata importante. Oltre a Pier c’è stato un grosso contributo di co-produzione artistica da parte di Alessandro Sgreccia che ci ha aiutati con consigli fantastici ma anche gli altri Velvet, ognuno con la propria esperienza, ci hanno dato una grossa mano a “sgrossare” il suono che avevamo in testa e a renderlo chiaro.

Qual è il rapporto con il vostro pubblico?

Ci piace sentirne il calore, sentirli “addosso”. Siamo fortunati perché abbiamo una fan-base di persone che davvero ci seguono ovunque, ovviamente soprattutto a Roma.

Ma ci piace da impazzire suonare davanti agli sconosciuti, quelli che non sono il nostro pubblico e a cui dobbiamo spiegare in poco tempo chi siamo e dove vogliamo arrivare.
Ecco, quella è la vera sfida e ci stimola sempre.

Nei vostri pezzi si fondono diversi generi, ma quali band e artisti hanno influenzato negli anni il vostro percorso?

Sicuramente quelli più vicini al nostro sound, come Pearl Jam, Foo Fighters, Blu Vertigo e Subsonica ma col tempo anche band e artisti che per un motivo o l’altro ci hanno mostrato aspetti diversi del suono. Ultimamente ascoltiamo parecchia musica elettronica e i classici rock-blues. Insomma davvero di tutto!

Della scena indie rock romana, c’è un gruppo che apprezzate particolarmente?

Se per “indi” intendi indipendente, ci piacciono i Flying Elephant Circus (un power duo giovanissimo), ci piacciono i Masoko, i Wrong On You e i kuTso.
Se intendi “indi” come genere musicale poca, pochissima roba. Quasi nulla!

Cosa ne pensate della crisi dell’industria discografica? Meglio le major o le indipendenti?

Le major ormai sono dei reticoli fatti da tante indipendenti che fanno attività di scouting, quindi pensiamo che la cosa migliore sia fare le proprie cose al massimo, con la massima dedizione e impegno e poi si vedrà. Ci sono gruppi che con un’etichetta indipendente hanno venduto migliaia di copie e super gruppi che al passaggio ad una major si stavano bruciando, quindi pensiamo che il discorso non possa essere generalizzato.

I progetti futuri degli Uscita 17?

Continueremo a portare avanti il nostro #bombatomica tour su e giù per l’Italia. Le prossime data saranno a Tolentino, a Roma doppia data (Defrag e Circolo degli Artisti) e poi si riscenderà in Puglia, aspettando i festival estivi! Se volete potete seguirci e trovare tutte le date su https://www.facebook.com/uscita17, vi aspettiamo!

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About the Author

Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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