interviste

Published on Luglio 19th, 2014 | by Antonio Tortolano

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Atina Jazz Festival: parola ad Antonio Pascuzzo

Decolla stasera la 29esima edizione di Atina Jazz Festival, uno dei più prestigiosi festival jazz sul territorio italiano, che porta i grandi nomi della scena nazionale ed internazionale tra le strade di Atina, suggestivo borgo immerso nel verde della Valle di Comino.

 Un evento unico ed emozionante che quest’anno si ispira al progetto “Do Ut Jazz”, nato con l’obiettivo di valorizzare proprio il territorio e di diffondere la cultura del jazz, rendendola accessibile ad un pubblico più ampio, con la possibilità di assistere gratuitamente a tutti gli eventi del Festival. Formula già sperimentata con successo durante l’edizione Winter 2014 e che sarà riproposta anche per l’estate. Una sorta di scommessa del nuovo direttore artistico di Atina Jazz Festival Antonio Pascuzzo, musicista e produttore molto noto nell’ambiente musicale italiano.

“L’anno scorso ero qui a suonare – ricorda Antonio Pascuzzo – con il mio gruppo e sono rimasto affascinato dalla manifestazione e dal borgo. Gli organizzatori conoscevano la mia esperienza nel settore avendo diretto un noto locale romano per 11 anni  (The Place, ndr) e così mi hanno proposto la direzione artistica e ho accettato”.

Come è nata l’idea di proporre tutti gli spettacoli gratuitamente?

I fondi che hanno consentito negli anni di organizzare grandi e piccoli eventi sono ormai un lontanissimo ricordo. La situazione economica nel nostro Paese la conosciamo tutti. Sia a livello pubblico che privato c’è criticità. Venendo a noi, allo stesso tempo, la gente è spaventata e fa fatica a spendere nella cultura visti i tanti problemi del quotidiano. E allora abbiamo pensato di poter offrire al pubblico una rassegna totalmente gratuita, dove ci saranno comunque dei grandi nomi, perchè il cast artistico è assolutamente di livello. La Pro Loco, i ristoranti, gli alberghi ci sono stati vicino fin dal primo momento”

Quale riscontro vi aspettate?

“Sono molto fiducioso, chiaramente siamo a luglio e non ad agosto, quindi non c’è ancora un alto numero di turisti, ma percepisco entusiasmo e sono convinto che ci sarà un’ottima risposta da parte del pubblico. Certo durante la settimana si lavora ancora e magari molti non potranno venire, ma i nomi susciteranno interesse. Penso a Ivan Segreto, ad esempio, a Roma per accontentare tutte le richieste dovevo fare tre serate. Abbiamo fatto un tipo di comunicazione che parte da lontano, penso che per far nascere curiosità attorno a u evento bisogna iniziare a lavorare molti mesi prima, anche a livello di ufficio stampa. Certo passando per le città qui vicino ho visto muri tappezzati di manifesti di altri eventi, noi non abbiamo la forza economica per fare questo, ma abbiamo puntato su un altro tipo di comunicazione, che sono convinto sarà efficace”. 

Le jam session per le vie del borgo di Atina rappresentano un’arma in più?

Assolutamente sì. L’idea è quella di portare la musica sotto casa. Confidiamo in un pubblico nuovo. Il nostro è un sogno/scommessa, speriamo vincente. L’edizione Winter ci ha pienamente soddisfatto, abbiamo avuto un grande riscontro e questo ci fa ben sperare per queste serate che ci aspettano“.

Do Ut Jazz è un progetto ideale, che vuol rappresentare un’affermazione pratica del carattere sociale della cultura in cui l’opera culturale è diretta al pubblico.

Il pubblico è fatto di persone che partecipano, scelgono, scartano, ascoltano, consigliano, criticano, sostengono, dunque, e per questo è parte attiva nelle condizioni di realizzazione dell’evento culturale.

Tra gli appuntamenti in cartellone:

sabato 19 luglio: CERIMONIA D’APERTURA: LOUIS ARMSTRONG DIXIELAND JAZZ BAND

EXPERIENCE di PERICLE ODIERNA

domenica 20 luglio: LASCIATE CHE I BIMBI VENGANO AL JAZZ ore 11 – (spazio ex Colonia) a cura delle scuole di Atina coordinata dalla dirigente dott. ssa Anita Monti: concerto degli studenti delle scuole e dei docenti;

lezione a cura del M° Dovinola e dei musicisti della scuola Riverside di roma;

Ore 22:00 SUSANNA STIVALI QUARTET: “Songs of Freedom and Spirit” – Omaggio a Nina Simone

lunedi 21 luglio: IVAN SEGRETO TRIO;

martedi 22 luglio: SOTTO LE STELLE DEL JAZZ: ATINA JAZZ ORCHESTRA;

mercoledi 23 luglio: DOMINIC MILLER QUARTET;

giovedi 24 luglio: PATRIZIA LAQUIDARA;

venerdi 25 luglio: PEPPE SERVILLO & SOLIS STRINGS QUARTET;

sabato 26 Luglio: SERGIO CAPUTO

domenica 27 luglio: HAROLD LOPEZ NUSSA QUARTET

Inoltre, GINO CASTALDO & ERNESTO ASSANTE; le prime firme del quotidiano La Repubblica, ormai acclamati affabulatori anche dal vivo in Auditorium Parco della Musica, autori del primo web show di successo WebNotte, su repubblica tv, saranno ad Atina in occasione del festival (24-25-26 luglio ). Il 22 luglio inoltre, è prevista nel pomeriggio una lezione di jazz curata da Luigi Onori.

Atina Jazz può essere sicuramente annoverata tra le più longeve manifestazioni estive del settore in Italia. Sta assumendo sempre più un ruolo di sviluppo del territorio, con grande attenzione nei confronti dei giovani musicisti e non solo. Progetto importante e sostanziale anche per quest’anno, oltre ai concerti ufficiali in cartellone, il Campus internazionale della Musica: giovani musicisti provenienti da 9 paesi stranieri, durante tutto il periodo della manifestazione, saranno ospiti di Atina Jazz e animeranno le piazze e le strade con l’entusiasmo che solo la comune passione per la musica può generare. I giovani stranieri si uniranno agli artisti italiani, per una grande jam session multiculturale che si articolerà attraverso numerosi live che animeranno il centro storico in diversi momenti della giornata. Atina Jazz 2014, infatti, prevederà anche la valorizzazione degli angoli più suggestivi del centro storico di Atina, che saranno trasformati in location dei concerti per tutta la durata del festival.

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Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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