Published on Maggio 13th, 2014 | by Antonio Tortolano
065daysofstatic: a luglio due date italiane
I 65daysofstatic saranno in Italia a luglio. L’appuntamento è per l’11 luglio al Magnolia di Milano e il giorno dopo all’Ephebia Festival di Terni. Reduce dal successo del precedente “We Were Exploding Anyway” e dopo due intensi anni trascorsi tra tour in giro per il mondo e progetti paralleli, Il quartetto di Sheffield torna in Italia per presentare l’ultimo album, Wild Light, uscito a settembre per Superball records ed accolto dalla critica come uno dei migliori album post rock degli ultimi anni.
Dall’uscita del loro ultimo album We Were Exploding Anyway del 2010, i 65daysofstatic sono stati impegnati per due anni in numerosissimi tour, hanno composto diverse colonne sonore, e sono stati coinvolti in interessanti collaborazioni con svariati artisti, scienziati, inventori di giochi per computer e ballerini.
Nel 2012 però la band capisce essere arrivato il momento di tornare a dedicarsi alla cosa più importante: la creazione di un nuovo album.
Sin dal loro esordio è sempre risultato difficile definire il genere di musica dei 65daysofstatic, rinchiuderli in un contenitore ed inserirli in una scena precisa.
Il più delle volte sono stati definiti una band post-rock, ma non è una definizione che gli rende giustizia o riesce a dare un’idea reale del loro universo sonoro.
Nei primi anni di attività non era inusuale infatti per la band suonare in festival rock tanto quanto in club drum’n’bass. Col passare del tempo il loro suono ha seguito un costante mutamento. Nel 2007 i 65 hanno intrapreso un lungo tour in America con altri gruppi post-hardcore, e un anno più tardi sono stati l’opening band dei CURE in una lunga tournèe negli stadi. E’ difficile dunque classificare i 65daysofstatic ed inserirli in una nicchia o filone, perché possiamo essere certi che presto quella definizione non risulterà più calzante ed attuale.
L’ultimo lavoro We Were Exploding Anyway ha segnato un ulteriore passo avanti nella loro carriera. In questo album il quartetto si è concentrato nel portare beats dance e chitarre noise in prima linea e nel portare i live ad un livello superiore. La loro peculiarità gli ha permesso di trascendere il convenzionale circuito dei festival e di imbarcarsi in nuove stravaganti avventure: un rave nella Russia più profonda, un concerto all’alba nei boschi circostanti Tokyo e 5 performance al Festival di Edimburgo per sonorizzare dei balletti di danza contemporanea.