Published on Maggio 27th, 2014 | by Antonio Tortolano
0Hooverphonic: esce oggi “Reflection”
“Reflection”, il nuovo album degli Hooverphonic, l’ottavo della loro carriera è in uscita oggi, ed è la conferma che Alex Callier, Raymond Geerts e Noémie Wolfs si stanno progressivamente affermando sulla scena musicale, non solo belga, ma internazionale. “Reflection” è senza dubbio uno degli album più vivaci ed energici che abbiano mai realizzato e segna anche un ritorno all’analogico.
Sono trascorsi diciotto anni da quando i belgi Hooverphonic pubblicarono il loro album d’esordio intitolato “A New Stereophonic Sound Spectacular”. Nello stesso anno il regista Bernardo Bertolucci inserì nella colonna sonora del suo film “Io Ballo da Sola” la canzone “2 Wicky”, contenuta nel primo disco della band fiamminga. E’ questo l’inizio della storia di un successo internazionale. Nel 2000 gli Hooverphonic pubblicano “The Magnificent Tree”, contenente la hit mondiale “Mad About You”, nel 2006 il ‘best of’ intitolato Singles 96–06, le cui vendite superano il milione di copie e nel 2011 esce “The Night Before”, dove era inserito il grande successo “Anger Never Dies”, che vede il debutto nella band della nuova cantante Noemie Wolfs.
Gli Hooverphonic, una band costantemente alla ricerca di un nuovo sound dotato di personalità propria, con “Reflection” hanno optato per un ritorno decisivo al sound analogico. “La standardizzazione tipica dei nostri tempi mi crea dei problemi”, dice Alex Callier. “Il computer ha reso ogni cosa alla portata di tutti. Tutto è preimpostato. Tutto ciò che sentiamo è prodotto in digitale e manca di profondità e naturalezza. Ogni effetto, ogni riverbero è a portata di plug-in. Quest’album rappresenta pertanto una reazione all’attuale modo di registrare e di pensare. Volevo incidere in stanze che non erano mai state utilizzate da altre band”.
Questa presa di coscienza ha dato origine al progetto “Hooverdomestic”, appello rivolto a chiunque amasse la musica affinché trasformasse la propria casa in uno studio di registrazione, nel quale la band avrebbe trascorso una settimana a incidere il nuovo album. Delle 180 case che sono state proposte agli Hooverphonic, quattro sono state ritenute idonee: un mattonificio di Boom trasformato in loft, due imponenti case a Gent-Brugge e nella regione della Champagne e un’antica fattoria di proprietà di un artista di Kermt. “In verità sono cinque, perché abbiamo registrato le voci anche in una chiesa… che in fin dei conti è la casa di Dio”, sorride Alex Callier.
L’acustica di uno spazio o di una stanza contribuisce in modo determinante a creare l’atmosfera. Il riverbero non è nient’altro che il riflesso delle onde sonore e “Reflection” è esattamente questo. Montare la batteria in sala da pranzo e microfonare l’organo da chiesa, installare le casse in soggiorno e all’altare, un po’ più distante, quindi registrare il riverbero naturale dello strumento e della voce in quello spazio. Una specie di camera d’eco degli anni ’50, insomma. Pannelli in legno, parquet, muri in mattoni, modanature, corridoi vuoti e soffitti alti… Il risultato è eterogeneo e contagioso, perfetto nella sua imperfezione. “Ne è uscito un disco ‘sporco’, grezzo, privo di fronzoli”, spiega Alex Callier. “Semplicemente puro e naturale, senza nessun taglia e incolla”.
Gli Hooverphonic hanno voluto rendere omaggio a ogni casa in cui sono entrati utilizzando, per le registrazioni dei quindici brani inseriti nell’album, alcuni strumenti trovati tra quelle quattro mura: un vecchio pianoforte dell’Ottocento, un armonio giocattolo, alcune bottiglie trasformate in un organo improvvisato, un tamburo sciamanico artigianale ed un megafono…
La nuova direzione musicale intrapresa dagli Hooverphonic con Reflection ha davvero fatto centro. Il riscontro ottenuto da “Amalfi” e da “Boomerang”, primo e secondo singolo tratto dall’album, non avrebbe potuto essere più positivo. I brani hanno conquistato la vetta dell’airplay radiofonico belga e “Reflection” la classifica nazionale degli album più venduti. È l’inizio di un nuovo entusiasmante viaggio, una fedele e appassionata istantanea di ciò che gli Hooverphonic sono.
Quest’estate gli Hooverphonic torneranno in Italia per una serie di concerti. La prima data del tour è fissata per il 29 luglio 2014, a S. Stefano Magra (La Spezia), all’interno del Festival “Bella Canzone”, le altre tappe verranno annunciate prossimamente.